Tuttifrutti
presenta
15-16 settembre 2023
Cornate d’Adda
Per info chiama il 340.148.6134
Perché questo Evento?
La Biodiversità può essere definita come la ricchezza di vita presente sulla terra: i milioni di piante, animali e microrganismi, i geni che essi contengono e tutti i complessi ecosistemi che costituiscono la Biosfera. Questa varietà non si riferisce solo alla forma e alla struttura degli esseri viventi, ma include anche la diversità in termini di abbondanza, distribuzione e interazioni tra le diverse componenti del sistema.
La natura è la protagonista della biodiversità. Partecipando al nostro Festival ne respirerete lo spirito, a partire dai prodotti locali fino alle forme musicali provenienti da diverse parti del mondo.
Nell’ambito di questa visione ecologica, sono nate varie realtà nel nostro territorio e, pur consapevoli dei limiti dimensionali, siamo altresì certi di dare un piccolo contributo in direzione di una più giusta, consapevole e rispettosa società. Vi aspettiamo, sarete i benvenuti!
Per info chiama il 340.148.6134
Aperitivo
Tante cose buone da spizzicare.
Pranzo
Tante cose buone da mangiare.
Concerto
Musiche e suoni dal Mondo.
Venerdì 15 settembre
MONDI POSSIBILI.
Sulle tracce di…
Pino Ninfa, Arsène Duevi, e Ashdi Abdo, ci portano in un viaggio nei Mondi dell’Uomo, nelle viscere della Terra, nei silenzi degli invisibili. Foto, musiche e suoni per scovare sotto le foglie, i pensieri di uomini e donne, la forza della natura, e tanta bellezza.
Dove?
Azienda Avanti Frutta, via G. Quadri 36, Cornate d’Adda.
Per info chiama il 340.148.6134
Ore 19.00
Visita dell’azienda.
Ore 19.30
Aperitivo.
Ore 20.30
Performance di Immagini e Suoni.
La natura non fa nulla di inutile.
– Aristotele –
Ashti Abdo
Cantante, musicista polistrumentista e compositore curdo, è nato ad Aleppo e cresciuto ad Efrin. La musica diventa la sua passione travolgente molto presto: trascorre l’infanzia tra le colline del suo villaggio, ascoltando le storie e le canzoni degli anziani, circondato dai suoni della natura. Da bambino impara a cantare ninne nanne a sua sorella e a suonare il tipico strumento curdo, il tembûr (saz), con suo fratello. Trasferitosi in Italia dopo l’adolescenza, continua a suonare il tembûr da autodidatta, iniziando a esibirsi come artista solista. Nel 2012 si unisce ai Domo Emigrantes, portando nella band suoni e trame tipiche del Medio Oriente.
L’incontro con il gruppo lo porterà a sua volta a conoscere e fare suoi strumenti e ritmi tipici del Sud Italia. Dal 2014 suona il saz, il mandolino e le percussioni nell’ensemble Piccola Banda Rebelde canta De André. Nel 2015 collabora anche con Angelo Petraglia e Francesco Forzani, creando Beja: la musica, il racconto, la guerra, un progetto di improvvisazione musicale basato su una traduzione personale dell’esperienza bellica.
Nel 2016 dall’incontro con Manuel Buda alla chitarra classica e con Fabio Marconi al violhao de choro a 7 corde, nasce un eccentrico trio di strumenti a corda (a cui si aggiungono all’occorrenza percussioni, voci e fiati come clarinetto e duduk), in cui ognuno porta le melodie che ha incontrato nel suo cammino personale di vita, di ricerca e di esperienza e che confluiscono in un vero e proprio viaggio musicale che da Vienna arriva fino al Mar Caspio, tra danze greche, melodie klezmer e canti della tradizione curda. Nel 2018 vince il premio DoReMiFaSud, concorso che promuove l’integrazione e il dialogo fra culture musicali differenti. Il 1° gennaio 2020 è stato ospite al Teatro Massimo di Palermo in occasione del Concerto di Capodanno, accompagnato dall’orchestra del Teatro Massimo diretta da Omer Meir Wellber e dal coro diretto da Ciro Visco.
Pino Ninfa
Pino Ninfa, sviluppa progetti sul territorio nazionale e estero legati al reportage e allo spettacolo. L’interesse per la musica e per il sociale, ha fondato il senso complessivo del suo lavoro fotografico.
In ambito musicale e in particolare nel jazz, da anni ha intrapreso una ricerca rivolta a considerare come elementi importanti e significativi i luoghi dei concerti e il loro rapporto col pubblico e non solo con i musicisti sul palco.
Da diverso tempo realizza delle performance su temi che vanno dalla musica al sociale in collaborazione con diversi musicisti italiani e stranieri. L’attenzione e lo studio rivolti alla salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo e al suo recupero, con numerose missioni nelle foreste Africane e in Amazzonia per testimoniare progetti di salvaguardia e di sviluppo delle popolazioni locali, sono parte integrante del suo lavoro. Segue anche, in diverse parti del mondo progetti per migliorare le condizioni di vita delle persone in difficoltà, con particolare attenzione per l’universo femminile molto spesso vittima di abusi e soprusi a ogni latitudine e ed in ogni condizione sociale.
In molti paesi, dal Sudafrica al Brasile, dal Congo all’Uruguay, Pino Ninfa sviluppa progetti di coinvolgimento e formazione giovanile attraverso la fotografia, dotando i giovani partecipanti del materiale fotografico, allo scopo di restituire una speranza e magari un sorriso e a chi vive in condizioni di estremo disagio. Molte sono infatti le ONG con cui ha condiviso i sui progetti fra cui Emergency, Amani, Cbm, Cesvi e Prosolidar.
La natura non fa nulla di inutile.
– Aristotele –
Ashti Abdo
Cantante, musicista polistrumentista e compositore curdo, è nato ad Aleppo e cresciuto ad Efrin. La musica diventa la sua passione travolgente molto presto: trascorre l’infanzia tra le colline del suo villaggio, ascoltando le storie e le canzoni degli anziani, circondato dai suoni della natura. Da bambino impara a cantare ninne nanne a sua sorella e a suonare il tipico strumento curdo, il tembûr (saz), con suo fratello. Trasferitosi in Italia dopo l’adolescenza, continua a suonare il tembûr da autodidatta, iniziando a esibirsi come artista solista. Nel 2012 si unisce ai Domo Emigrantes, portando nella band suoni e trame tipiche del Medio Oriente.
L’incontro con il gruppo lo porterà a sua volta a conoscere e fare suoi strumenti e ritmi tipici del Sud Italia. Dal 2014 suona il saz, il mandolino e le percussioni nell’ensemble Piccola Banda Rebelde canta De André. Nel 2015 collabora anche con Angelo Petraglia e Francesco Forzani, creando Beja: la musica, il racconto, la guerra, un progetto di improvvisazione musicale basato su una traduzione personale dell’esperienza bellica.
Nel 2016 dall’incontro con Manuel Buda alla chitarra classica e con Fabio Marconi al violhao de choro a 7 corde, nasce un eccentrico trio di strumenti a corda (a cui si aggiungono all’occorrenza percussioni, voci e fiati come clarinetto e duduk), in cui ognuno porta le melodie che ha incontrato nel suo cammino personale di vita, di ricerca e di esperienza e che confluiscono in un vero e proprio viaggio musicale che da Vienna arriva fino al Mar Caspio, tra danze greche, melodie klezmer e canti della tradizione curda. Nel 2018 vince il premio DoReMiFaSud, concorso che promuove l’integrazione e il dialogo fra culture musicali differenti. Il 1° gennaio 2020 è stato ospite al Teatro Massimo di Palermo in occasione del Concerto di Capodanno, accompagnato dall’orchestra del Teatro Massimo diretta da Omer Meir Wellber e dal coro diretto da Ciro Visco.
Pino Ninfa
Pino Ninfa, sviluppa progetti sul territorio nazionale e estero legati al reportage e allo spettacolo. L’interesse per la musica e per il sociale, ha fondato il senso complessivo del suo lavoro fotografico.
In ambito musicale e in particolare nel jazz, da anni ha intrapreso una ricerca rivolta a considerare come elementi importanti e significativi i luoghi dei concerti e il loro rapporto col pubblico e non solo con i musicisti sul palco.
Da diverso tempo realizza delle performance su temi che vanno dalla musica al sociale in collaborazione con diversi musicisti italiani e stranieri. L’attenzione e lo studio rivolti alla salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo e al suo recupero, con numerose missioni nelle foreste Africane e in Amazzonia per testimoniare progetti di salvaguardia e di sviluppo delle popolazioni locali, sono parte integrante del suo lavoro. Segue anche, in diverse parti del mondo progetti per migliorare le condizioni di vita delle persone in difficoltà, con particolare attenzione per l’universo femminile molto spesso vittima di abusi e soprusi a ogni latitudine e ed in ogni condizione sociale.
In molti paesi, dal Sudafrica al Brasile, dal Congo all’Uruguay, Pino Ninfa sviluppa progetti di coinvolgimento e formazione giovanile attraverso la fotografia, dotando i giovani partecipanti del materiale fotografico, allo scopo di restituire una speranza e magari un sorriso e a chi vive in condizioni di estremo disagio. Molte sono infatti le ONG con cui ha condiviso i sui progetti fra cui Emergency, Amani, Cbm, Cesvi e Prosolidar.
Sabato 16 settembre
CANTARE IL MONDO.
Sulle tracce di…
Concerto di Arsène Duevi Ensemble e Giovanni Falzone, con la partecipazione dei Choeurs Racines noires.
Dove?
Azienda Tuttifrutti, via Giacomo Matteotti, 83 Cornate D’Adda
Per info chiama il 340.148.6134
Ore 10.30
Passeggiata attraversando frutteti con i Rusty Brass Band da Avanti Frutta alle Vele di Tuttifrutti di Cornate d’ Adda.
Ore 11.30
Concerto Rusty Brass Band alle Vele di Tuttifrutti.
Ore 12.30
Aperitivo e Pranzo (E-Twenty Milano s.r.l.)
Ore 14.30
Conferenza e dibattito sulla Biodiversità con la Prof.ssa Virginia Ughini (già ricercatore Università Cattolica S.C., Piacenza)e la Prof.ssa Anna Spinardi (Professore Associato-Università degli Studi di Milano)
Ore 15.30
Seminario musicale con Arsene Duevi.
Ore 16.00
Visita guidata alla Centrale idroelettrica Esterle di Cornate d’ Adda accompagnati dai volontari della Pro Loco. Sarà possibile visitare e conoscere un esempio affascinante di produzione elettrica a impatto zero in funzione da oltre cento anni.
Ore 17.30
Soundcheck
Ore 19.00
Cena (E-Twenty Milano s.r.l.)
Ore 20.30
Concerto Cantare il Mondo.
Durante tutta la giornata sarà presente un banchetto di degustazione vini (Other Wine Shop), vendita verdura Km zero (L’ Augusta di Galizioli Riccardo, Verderio, LC), inoltre avrete la possibilità di assaggiare e acquistare i prodotti di Tuttifrutti.
Una delle prime condizioni di felicità è che il legame tra l’uomo e la natura non si rompa.
– Lev Tolstoj –
Arsene Duevi
Arsene Duevi (Togo/Italia) è cantante, bassista, chitarrista, compositore, direttore di coro ed etnomusicologo, arrivato in Italia nel 2002 è oggi cittadino italiano. Ha pubblicato il suo primo disco La mia Africa nel 2010. Nel 2016 il secondo Haya – Inno alla Vita presentato all’Auditorium Parco della Musica di Roma e al Blue Note di Milano.
Arsene canta in lingua ewe, italiano e francese canzoni originali e con un preciso messaggio che arriva diretto dal Sud del mondo: scegli la vita, non darti per vinto, alzati, canta e fai sentire la tua voce. Haya in ewè significa infatti “gioisci” ed è questo il suo personale ed emozionante Inno alla Vita che lo ha portato a cantare dal vivo a Rai Radio 1 (Stereonotte), Rai Radio 3 (Battiti e Piazza Verdi), Radio Popolare, RFI Afrique e altre importanti emittenti in Canada, Germania, Togo e Ghana. Ospite di prestigiosi palchi.
Giovanni Falzone
Trombettista e compositore comincia lo studio della tromba, presso la scuola di musica della banda del paese di Aragona (AG), all’età di 17 anni. Subito dopo si iscrive al Conservatorio di musica “V. Bellini” di Palermo dove si diploma in soli quattro anni sotto la guida del maestro G. Ciavarello. Si diploma inoltre, con il massimo dei voti, al corso di jazz del Conservatorio “G. Verdi” di Milano.
Dal 1996 al 2004 ha collaborato stabilmente con l’Orchestra Sinfonica di Milano ed ha avuto occasione di suonare con direttori e solisti di fama internazionale come: Giuseppe Sinopoli, Claudio Abbado, Carlo Maria Giulini, Riccardo Chailly, Yutaka Sado, Luciano Berio, Vladimir Jurowski, Valere Giergev.
Dal 2004 si è dedicato definitivamente alla musica jazz e alla composizione.
In qualità di Band-Leader ha suonato in vari Festival Jazz Nazionali ed Internazionali: Umbria Jazz Winter, “Villette Jazz Festival” di Parigi, Clusone Jazz, AH-UM Jazz Festival, Bergen Natt Jazz, Copenaghen Jazz Festival, Aarhus International Jazz Festival, Sardinia Jazz Festival, Pavia Jazz Festival, Vicenza Jazz Festival, Monticelli Jazz, Molde Jazz Festival, La Palma Jazz, Bolzano Jazz, Teano Jazz, Tortona Jazz Festival, Iseo Jazz Festival, Festival Delle Silene, Edimburgo Jazz Festival, Odessa Jazz Festival, Bordeaux Jazz Festival, Zerozero Jazz, Auditorium Parco della Musica (Roma), Skopje, Villa Celimontana, Grenoble Jazz Festival, Nantes Jazz Festival, Treviso Suona Jazz, e molti altri ancora.
Rusty Brass Band
Dalle valli alla pianura, dai laghi alla città, con le loro dolci melodie i Rusty Brass ammaliano sale da concerto, allietano le più mondane occasioni conviviali e ravvivano le vie delle città.
Da ‘Rusty’, “arrugginito”, e ‘Brass’, letteralmente “braccio”, prende il via l’esperienza di questa formazione di ottoni, che focalizza la sua attenzione su ritmi funk e rock, pur non disdegnando sonorità balcaniche ed esotiche.
Senza farci mancare accenni alla tradizione classica, con l’ardito obbiettivo di fondere tra loro le più disparate culture brassbandistiche del mondo.
Dalla New Orleans di Louis Armstrong alla Guca di Boban Markovic, dalla Baviera dell’Oktoberfest alla Città del Messico dei Mariachi.
Squillino le trombe, rullino i tamburi, mugghino le tube, rombino i tromboni: Rusty Brass!
Una delle prime condizioni di felicità è che il legame tra l’uomo e la natura non si rompa.
– Lev Tolstoj –
Arsene Duevi
Arsene Duevi (Togo/Italia) è cantante, bassista, chitarrista, compositore, direttore di coro ed etnomusicologo, arrivato in Italia nel 2002 è oggi cittadino italiano. Ha pubblicato il suo primo disco La mia Africa nel 2010. Nel 2016 il secondo Haya – Inno alla Vita presentato all’Auditorium Parco della Musica di Roma e al Blue Note di Milano.
Arsene canta in lingua ewe, italiano e francese canzoni originali e con un preciso messaggio che arriva diretto dal Sud del mondo: scegli la vita, non darti per vinto, alzati, canta e fai sentire la tua voce. Haya in ewè significa infatti “gioisci” ed è questo il suo personale ed emozionante Inno alla Vita che lo ha portato a cantare dal vivo a Rai Radio 1 (Stereonotte), Rai Radio 3 (Battiti e Piazza Verdi), Radio Popolare, RFI Afrique e altre importanti emittenti in Canada, Germania, Togo e Ghana. Ospite di prestigiosi palchi.
Giovanni Falzone
Trombettista e compositore comincia lo studio della tromba, presso la scuola di musica della banda del paese di Aragona (AG), all’età di 17 anni. Subito dopo si iscrive al Conservatorio di musica “V. Bellini” di Palermo dove si diploma in soli quattro anni sotto la guida del maestro G. Ciavarello. Si diploma inoltre, con il massimo dei voti, al corso di jazz del Conservatorio “G. Verdi” di Milano.
Dal 1996 al 2004 ha collaborato stabilmente con l’Orchestra Sinfonica di Milano ed ha avuto occasione di suonare con direttori e solisti di fama internazionale come: Giuseppe Sinopoli, Claudio Abbado, Carlo Maria Giulini, Riccardo Chailly, Yutaka Sado, Luciano Berio, Vladimir Jurowski, Valere Giergev.
Dal 2004 si è dedicato definitivamente alla musica jazz e alla composizione.
In qualità di Band-Leader ha suonato in vari Festival Jazz Nazionali ed Internazionali: Umbria Jazz Winter, “Villette Jazz Festival” di Parigi, Clusone Jazz, AH-UM Jazz Festival, Bergen Natt Jazz, Copenaghen Jazz Festival, Aarhus International Jazz Festival, Sardinia Jazz Festival, Pavia Jazz Festival, Vicenza Jazz Festival, Monticelli Jazz, Molde Jazz Festival, La Palma Jazz, Bolzano Jazz, Teano Jazz, Tortona Jazz Festival, Iseo Jazz Festival, Festival Delle Silene, Edimburgo Jazz Festival, Odessa Jazz Festival, Bordeaux Jazz Festival, Zerozero Jazz, Auditorium Parco della Musica (Roma), Skopje, Villa Celimontana, Grenoble Jazz Festival, Nantes Jazz Festival, Treviso Suona Jazz, e molti altri ancora.
Rusty Brass Band
Dalle valli alla pianura, dai laghi alla città, con le loro dolci melodie i Rusty Brass ammaliano sale da concerto, allietano le più mondane occasioni conviviali e ravvivano le vie delle città.
Da ‘Rusty’, “arrugginito”, e ‘Brass’, letteralmente “braccio”, prende il via l’esperienza di questa formazione di ottoni, che focalizza la sua attenzione su ritmi funk e rock, pur non disdegnando sonorità balcaniche ed esotiche.
Senza farci mancare accenni alla tradizione classica, con l’ardito obbiettivo di fondere tra loro le più disparate culture brassbandistiche del mondo.
Dalla New Orleans di Louis Armstrong alla Guca di Boban Markovic, dalla Baviera dell’Oktoberfest alla Città del Messico dei Mariachi.
Squillino le trombe, rullino i tamburi, mugghino le tube, rombino i tromboni: Rusty Brass!
OTHER WINE SHOP
Nasce dall' enorme passione di due amici per il mondo del vino e dalla voglia di comunicare e far conoscere piccole realtà del territorio Italiano.
Prima di amare il vino bevuto, abbiamo amato il vino pensato e raccontato. La nostra mission è di trasmettere la magia e la storia che ogni artigiano del vino, vitigno, zona e bottiglia porta con se.
Other wine shop è una piattaforma commerce dove potrai trovare ricercata ed attenta selezione di vini, poche e piccole cantine dagli angoli sperduti della nostra penisola e non solo.
otherwine.it
E-Twenty Milano
Una piccola società nata da poco, una “Start Up” che ha però le idee chiare su cosa fare e dove arrivare.
Il nostro punto di forza, la maggiore spinta motivazionale, si basa sul valore dell'amicizia sincera tra i soci fondatori, persone serie ed appassionate del proprio lavoro.
L'impegno, la costanza, l'amore per la cucina fatta di cose semplici e genuine, l'impiego di materie prime di qualità, l'eleganza nelle presentazioni, ha permesso ad E-Twenty Milano di affacciarsi sul mercato, di farsi conoscere ed apprezzare da chi ha voluto darci una possibilità, in un settore che si sa essere difficile ed altamente concorrenziale.Diverse sono le collaborazioni avviate con società che si occupano di organizzazioni di eventi, cinema, moda.
Collaborazioni che ci hanno consentito di far conoscere ed apprezzare la nostra cucina in eventi organizzati per Gucci, Prada, Miu Miu, Stella McCartey, Mapei , Versace, Giorgio Armani, Lancomme, Vogue, Missoni, Moncler.
Non importa chi sia il cliente, per noi lo standard del servizio deve essere sempre alto ed
impeccabile, affinchè anche un semplice rinfresco possa diventare un “grande evento”.